Interrogazione sul caso Frongia
Se ho capito bene il Sindaco Raggi ha firmato l'ordinanza di nomina a Capo di Gabinetto del suo statistico di fiducia Daniele Frongia.
Per capire come intenda aggirare i contenuti della legge Severino bisogna attendere, però, la delibera, dopo la nomina della Giunta.
Sarà la delibera infatti a chiarire lo status contrattuale e retributivo del beneficiario di tanta attenzione.
Allo stato l'ordinanza pare supportata da un generico parere dell'ANAC che, citando alcuni precedenti, incoraggia l'idea che non sussistano condizioni di inconferibilità.
Ma i precedenti conosciuti, tipo Bologna, hanno di fatto incaricato un funzionario e non un dirigente al ruolo di Capo di gabinetto.
Al contrario il regolamento del Comune di Roma prevede un dirigente con due vice e altri tre dirigenti a lui sottoposti.
Non rimane che attendere la delibera ed eventualmente ricorrere al TAR.
Interrogazione a risposta scritta al Ministro della funzione pubblica
Il sottoscritto Senatore, premesso che:
- il nuovo Sindaco di Roma ha annunciato di aver nominato Capo di Gabinetto il Signor Daniele Frongia, ex informatico e statistico dell'Istat, già consigliere comunale nella scorsa consiliatura e fresco di rielezione, sempre nella lista del Movimento 5 stelle;
- il Capo di Gabinetto è un Dirigente comunale di diretta nomina del Sindaco e ha alle sue dipendenze una struttura di supporto al Primo cittadino con uno o due Vicesegretari e tre direzioni, - per un totale di 5 dirigenti - e circa una cinquantina di dipendenti;
- nonostante questa nomina abbia caratteristiche fiduciarie, valutando le sue implicazioni e la complessità della struttura di supporto del Sindaco di Roma, non pare in alcun modo possa prescindere dalle prescrizioni di cui all'art. 7, comma 2, lettera b del Dlgs 39 2013, che come è noto impediscono alle amministrazioni di nominare Dirigenti ex consiglieri comunali o consiglieri in carica nel Comune interessato;
- l'assunzione viene infatti di norma deliberata ai sensi dell''art.110 del dlgs 267/2000, con specifico riferimento all'art.31 dello Statuto del Comune di Roma, nell'ambito della misura non superiore al 5% del totale della dotazione organica della dirigenza dell'area direttiva;
- allo stesso modo il Capo di gabinetto viene selezionato nel rispetto delle disposizione dell'art. 28 del Regolamento sull'ordinamento degli uffici del Comune di Roma, che disciplina l'assunzione dei Dirigenti di alta specializzazione e, al pari di tutti glia altri Dirigenti, limita il mandato alla durata del mandato del Sindaco;
- il trattamento economico è equiparato al trattamento tabellare previsto per i Dirigenti del comparto regioni autonomie locali dal CCNL, oltre alle indennità di vacanza contrattuali, alla retribuzione di posizione, alla retribuzione di risultato e all'indennità ad personam, per un totale circa di 180.000 euro;
- prevale dunque il profilo di nomina dirigenziale all'interno dell'amministrazione, esplicitamente dichiarato inconferibile dalla lettera del Dlgs 39 2013 per i consiglieri comunali.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Senatore chiede al Ministro della Funzione pubblica quali iniziative intenda assumere di fronte alla decisione del Sindaco di Roma di procedere alla nomina del signor Frongia, determinando un atto amministrativo su cui pesa un forte pregiudizio di nullità.
Roma, 27 Giugno 2016
Il Senatore
(Andrea Augello)
A proposito delle consulenze di Virginia Raggi...
Non ho ritenuto opportuno presentare questa interrogazione nell'ultima settimana di campagna elettorale, perché sarebbe apparsa strumentale e persino complice di una campagna anti Raggi varata in modo assai improvvisato dal PD.
Ora che i giochi sono chiusi, è giunto il momento di dire la verità sulle modalità che hano portato la ASL di Civitavecchia a conferire due contratti ad un avvocato di Roma, per di più escluso dall'albo dei patrocinanti dell'azienda.
Come si può ben vedere compaiono due dirigenti, uno per provvedimento, che hanno legami familiari o elettorali con esponenti politici locali.
Ancora auguri al nuovo Sindaco.
Interrogazione urgente a risposta scritta al Ministro della Sanità
Il sottoscritto Senatore, premesso che:
- Il quotidiano Repubblica ha riportato, il 19 giugno, alcune parziali notizie relativamente agli incarichi conferiti all'avvocato Virginia Raggi dalla ASL Roma F di Civitavecchia;
- secondo alcune informazioni, raccolte dall'interrogante, la vicenda avrebbe avuto inizio il 12 luglio del 2012, per effetto della delibera numero 900 dell'allora Direttore Generale, Dott. Squarcione;
- in quell'occasione l'avvocato Virginia Raggi, che fino a quel momento non aveva mai intrattenuto rapporti con la ASL, veniva selezionata dalla struttura sanitaria per procedere nei confronti del Dott. Giuseppe Crocchianti, "in qualità di titolare dell'omonimo centro di chirurgia ambulatoriale senza ricovero, a recupero del credito dell'azienda USL RM F di 167.888, 10 euro, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali (omissis), nonché del credito ulteriore di euro 293.641,04 relativo a 308 prestazioni erogate nel periodo dal 1 gennaio 2006 al 31 dicembre 2011".
- non risulta chiaro per quale ragione sia stato conferito un incarico esterno e, sopratutto, come sia emerso il nome dell'avvocato Virginia Raggi, che per altro aveva al tempo lo studio a Roma e non a Civitavecchia, tra le circa 30.000 alternative possibili tra gli iscritti all'ordine degli avvocati di Roma e provincia;
- della vicenda serbano poca o nulla memoria i vertici dell'azienda di allora e di oggi, anche in considerazione dell'importo relativamente esiguo della remunerazione dell'incarico, pari a circa 8.000 euro;
- ad avviso dell'interrogante, dovrebbe avere idee più chiare la responsabile del procedimento, all'epoca facente parte della UOC, Affari Generali e Legali della ASL RM F di Civitavecchia, Dottoressa Pallotti, nota alle cronache cittadine per le sue esperienze politiche ed elettorali legate al signor Alvaro Balloni, candidato a sindaco nel 2012 con la lista Polo Civico e capace, sorprendentemente, di risultare prima assessore nella giunta di centrodestra del sindaco Moscherini e, dal 2012, assessore del centrosinistra con il sindaco Tidei;
- in particolare la Dottoressa Pallotti presentò la sua candidatura nella lista Balloni (Polo Civico) nel 2012;
- il 31 luglio del 2014 con deliberazione numero 773 la ASL RM F conferisce un secondo incarico, questa volta di 5.000 euro, all'avvocato Virginia Raggi sempre per un recupero di importi indebitamente corrisposti in favore del Dott. Crocchianti;
- questo secondo incarico viene conferito nonostante dall'anno precedente la ASL avesse istituito un albo dei legali esterni, a cui la Raggi non risulta iscritta, al fine di fare ordine nelle procedere relative agli incarichi esterni;
- ancora una volta i vertici dell'azienda non sembrano serbare particolare ricordo sulle ragioni di questo secondo ricorso alla professionalità di Virginia Raggi, violando le procedure interne della ASL previste per gli incarichi esterni;
- ad avviso dell'interrogante potrebbe essere di auto raccogliere informazioni presso l'estensore di quel provvedimento di incarico, Dottoressa Gigliola Tassarotti che, come ricorda il quotidiano Repubblica del 19 giugno, risulta essere la madre di un noto esponente nazionale del Movimento 5 stelle;
- vale la pena ricordare che l'avvocato Raggi non ha ritenuto, nell'auto certificazione presentata in Campidoglio nel dicembre 2014, menzionare questo secondo incarico, a suo dire perché non era stata ancora pagata, nonostante il decreto trasparenza preveda l'obbligo di dichiarare tutti gli incarichi ricevuti da enti pubblici e non soltanto quelli che sono stati saldati.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Senatore chiede al Ministro della Sanità di conoscere:
- quali siano state le procedure di selezione adottate dalle Dirigenti richiamate in premessa per individuare il nominativo dell'avvocato Virginia Raggi come profilo ideale per il conferimento degli incarichi;
- quali siano le giustificazioni presentate dall'amministrazione della ASL per aver conferito il secondo incarico al di fuori dell'albo dei patrocinanti, istituito dalla stessa Direzione aziendale a partire da Gennaio 2013.
Roma 20 giugno
Il Senatore
(Andrea Augello)
Emergenza precarie a Roma: presentata, oggi, interrogazione al Ministro Madia
Interrogazione a risposta scritta al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione
Premesso che:
- in Italia sono migliaia gli educatori e gli insegnanti precari di lunga durata delle scuole comunali che sopperiscono da anni a mancanze strutturali di organico negli asili nido e nelle scuole materne;
- nella sola città di Roma sono più di 800 i lavoratori a cui viene rinnovato il contratto annualmente;
-
la Corte di giustizia dell'Unione europea lo scorso novembre 2014 ha stabilito che:
- il rinnovo illimitato dei contratti a tempo determinato per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato;
- la normativa italiana non era conforme all’Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato;
- le considerazioni di bilancio non costituiscono di per sé, un obiettivo perseguito dalla politica sociale e, pertanto, non possono giustificare l’assenza di qualsiasi misura diretta a prevenire il ricorso abusivo a una successione di contratti di lavoro a tempo determinato;
- tale situazione di incertezza, sia in termini occupazionali che di garanzia del servizio, è ben nota al Ministero. Infatti al fine di consentire il corretto avvio dell’anno scolastico 2015/2016 il Ministro Madia emanava la circolare 3/2015 che dava la possibilità ai Comuni di conferire gli incarichi di supplenza anche al personale docente e non docente che avesse nel corso degli anni cumulato una durata di servizio superiore a trentasei mesi;
- a distanza di circa un anno dalla circolare 3/2015 il problema non è stato risolto e da parte dello stesso Ministero non sono state intraprese iniziative normative o legislative concrete e stabili, suscitando preoccupazione tra i lavoratori che, oltre ad essere in scadenza di contratto, non hanno avuto indicazioni adeguate su come le amministrazioni comunali intendano procedere per garantire la continuità lavorativa e la corretta ripresa dell’anno scolastico a settembre 2016;
- lo stesso Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha affermato recentemente che sono ancora in corso le ricognizioni “sulla situazione del precariato” nei Comuni;
- anche l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni italiani, ha recentemente richiesto un provvedimento d'urgenza per procedere all'immissione in ruolo del personale a tempo determinato di asili nido e scuole per l'infanzia gestiti dai Comuni anche per evitare possibili contenziosi verso le amministrazioni da parte di migliaia di dipendenti; Tenuto conto che:
- con deliberazione 274 del 2008 recante " Norme per il reclutamento dei docenti delle scuole dell'infanzia e degli educatori di asilo nido" il Comune di Roma adottava un sistema di reclutamento del personale della scuola dell’infanzia e degli asili nido secondo cui il 50% dei posti veniva riservato ai vincitori di concorsi pubblici, ed il 50% agli idonei della “graduatoria permanente” composta dal personale che aveva superato la selezione ufficiale del corso-concorso;
- ad oggi quindi nonostante risultino valide sia per i docenti che per gli educatori tali graduatorie permanenti e graduatorie degli idonei ai concorsi, l’amministrazione commissariale di Roma Capitale guidata dal Prefetto ha proposto una delibera che, oltre ad annullare di fatto tali graduatorie permanenti, continuerebbe ad utilizzare il sistema di rinnovo annuale dei contratti anche per coloro che hanno maturato oltre 36 mesi di anzianità;
- tale delibera potrebbe quindi inficiare i legittimi diritti degli idonei presenti nella graduatoria permanente, profilando una possibile disparità di trattamento, sia in termini assunzionali che in termini di reiterazione dei contratti, tra il personale delle scuole comunali e il personale delle scuole statali (recentemente disciplinato dalla legge 107/2015)
- è necessario ed urgente individuare soluzioni strutturali per il superamento del precariato nei servizi educative comunali, a tutela dei lavoratori e a garanzia della continuità educativa dei minori.
Tutto ciò premesso si chiede di sapere:
- quali iniziative il Ministro intenda promuovere, tenuto conto che la sentenza della Corte di Giustizia del novembre 2014 stabilisce che il rinnovo illimitato dei contratti a tempo determinato per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole non è giustificato e che quindi bisognerebbe dar corso a piani di stabilizzazione del precariato, in particolar modo per chi ha superato 36 mesi di lavoro con contratto a termine;
- se non si stiano violando le normative sulla non discriminazione e parità di trattamento dei lavoratori, visto la palese diversità di trattamento tra il personale delle scuole statali e quello delle scuole comunali, in particolare riguardo le immissioni in ruolo del personale precario di lunga durata;
- come intenda recepire la richiesta dell’ANCI volta a supportare le amministrazioni locali per avviare piani di stabilizzazione del personale precario che abbia già superato 36 mesi di lavoro con contratto a termine;
- a che punto sia la ricognizione “sulla situazione del precariato” avviata dal Ministero.
Roma, 23 Maggio 2016
Il Senatore
(Andrea Augello)